Luogo

Auditorium della Conciliazione
Via della Conciliazione 4, Roma
Categoria

Data

09 Dic 2009

Ora

23:00

Progetto

Diritti e doveri universali dell'uomo

Salmi e cantici d’oriente

Concerto di Soeur Marie Keyrouz e i Solisti dell’Ensemble de la Paix e letture di Pamela Villoresi

 

Le ragioni di Athenaeum N.A.E.

Voci di donne straordinarie, con un unico messaggio universale di pace, che supera ogni differenza di cultura e di religione. Athenaeum N.A.E. , che ha a cuore il rispetto e la difesa dei diritti fondamentali della persona, e in particolare, il raggiungimento di una vera condizione di parità di diritti e di libertà materiale e spirituale per le donne, devolverà i proventi del Concerto a favore del Centro Casa di Giorgia, un’iniziativa del Centro Astalli.

Il Centro Casa di Giorgia

Il Centro, nato nel 1999 per iniziativa di una coppia di volontari del Centro Astalli, accoglie le donne rifugiate che, sole in un paese straniero, dopo aver affrontato traumi e lutti di ogni sorta, a volte devono provvedere anche ai loro bambini. A Casa di Giorgia, che può accogliere 36 persone, le ospiti trovano un’attenzione specifica, dall’assistenza medica, a quella legale, ma soprattutto un clima di ascolto attento, che con il tempo aiuta a ritrovare la normalità.

Il Concerto

Queste preghiere dei Figli di Abramo sono state scelte per essere Inni alla Speranza ed eco dell’Amore Infinito di Dio. Interpretano la sete dell’uomo di ritrovare il suo Creatore e il senso della sua esistenza. Affondano le radici nei temi musicali del canto tradizionale ebreo, cristiano e musulmano come anche nelle scale più sottili della musica sacra classica. Gli strumenti partecipano attivamente a queste preghiere: a volte accompagnano i canti, a volte improvvisano per fare eco alla voce che esalta tutte le possibilità umane, spirituali e tecniche in un Magnificat o in un Inno alla pace. Con questi Inni abbiamo voluto che le frontiere tra gli uomini e le religioni crollino, e cedano il posto alla vera religione, che unisce, rispetta e ama.

Soeur Marie Keyrouz

Da qualche anno Soeur Marie Keyrouz, religiosa, musicologa, antropologa e cantante diplomata, si colloca tra le grandi voci che catturano l’attenzione del pubblico orientale e occidentale. Definita da molti “la messaggera della pace”, Soeur Marie, libanese d’origine, maronita cattolica di famiglia, bizantina melkita di congregazione, incarna le venerabili tradizioni artistiche delle Chiese orientali con un repertorio che include anche le musiche antiche d’Occidente (ambrosiana, milanese e gregoriana) e il repertorio lirico sacro classico (Bach, Haendel, Mozart).
“Quando canto prego due volte” – ama dire Soeur Marie – “il canto è l’unica occasione per comunicare una verità che altrimenti sarebbe impossibile cogliere”.

L’Ensemble de la Paix

Nel 1984, sotto le bombe della guerra in Libano, Soeur Marie ha fondato l’Ensemble de la Paix – musicisti e coristi di religioni diverse e di differenti nazionalità – nome che ben traduce il suo desiderio di universalità e di ecumenismo.
L’Ensemble, prima composto da soli musicisti libanesi, conta ora professionisti provenienti da paesi e religioni del Vicino e del Medio Oriente.
Persuasa che l’ignoranza e la povertà sono alla base delle tensioni sociali e delle guerre, ha scelto di devolvere i ricavi dei suoi dischi e concerti a favore della scolarizzazione dei bambini in difficoltà di tutto il mondo, con la creazione di borse di studio e finanziamenti di progetti educativi.

Soeur Marie Keyrouz e la sua orchestra
  1. Soeur Marie Keyrouz
  2. Mme Yolla KAIROUZ
  3. Mr. Elie MAALOUF (Piano)
  4. Mr. Osama HANTIRA (Violon)
  5. Mr. Salah El Din MOHAMMAD (Cythare)
  6. Mr. Yassine AYARI
  7. Mr. Nicolas GHATTAS (Percussions)
  8. Mr. Emek EVCI (Contrebasse)

Il referente del gruppo è Mme Yolla Kairouz –Machaalani

Letture

Estratti e citazioni da:
Etty Hillesum
Madre Teresa di Calcutta
Malek Jân Ne’mati

Pamela Villoresi

Parte dal Teatro Studio di Prato e approda al Piccolo Teatro di Milano e al Teatro d’Europa per un lungo sodalizio artistico con Giorgio Strehler. È sempre stata attratta dalle culture di tutta Europa, grazie anche alle sue origini mittleuropee; tra i suoi amori Checov e Bashevis Singer.
Numerose le commedie di Carlo Goldoni che l’hanno vista straordinaria protagonista.
Negli ultimi anni ha dedicato gran parte del suo lavoro alla poesia. Ha collaborato con poeti e artisti come Mario Luzi, Giovanni Raboni, Vittorio Gassman, Micha van Hoecke.

Dal 2008 è l’ideatrice e la direttrice artistica dei Festival Internazionali della Spiritualità “Divinamente Roma” e “Divinamente New York”. Lei stessa afferma, nel presentare il Programma: “Le religioni diventano spesso pretesto per divisioni, aggressioni e guerre. Ognuno si sente garante di verità assoluta e pare non aver più bisogno della verità dell’altro. Un maestro, Sufi Ibn Arabi, scriveva che Dio non è contenibile da tutti i nostri libri, né dal suo mondo né dal suo cielo ma solo dal cuore di chi lo cerca. … Ma l’uomo finge di non saperlo e si adopra più per trovare i punti di rottura che quelli d’incontro”. E conclude: “Il progetto ambisce ad essere un mezzo di comprensione – attraverso lo spettacolo – dei diversi percorsi religiosi e spirituali.”

Etty Hillesum

Etty Hillesum nasce in Olanda nel 1914 da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica. Gli otto quaderni del suo Diario sono la testimonianza di una donna di 27 anni, che negli anni che vanno dal 1941 al ’42, in un’Olanda sconvolta dalla guerra, vive quel periodo come una catarsi, e passa dalla paura all’accettazione della sofferenza. Definisce la vita “ricca di significato” e matura una profonda sensibilità religiosa.
Etty non si sottrae al destino del suo popolo, e finché può, usa tutta la sua forza d’animo per esser di aiuto agli altri. I sopravissuti del campo diranno di lei che fino all’ultimo fu una personalità “luminosa”.

Madre Teresa di Calcutta

Madre Teresa nasce a Skopje nel 1910. Entrata nell’ordine delle Suore di Loreto a Dublino, nel 1928, è successivamente inviata in India dove inizia il suo noviziato. In seguito lascia l’Ordine e fonda le Missionarie della Carità.

Tutti la ricordano per il suo inesauribile impegno verso i poveri e i sofferenti, divisa fra momenti di gioia e di fede perfetta e momenti di oscurità e di assenza di Dio. Dietro al suo sorriso, infatti, dietro alla sua forza d’animo e alla costante cura degli altri, si nascondeva a volte un’angoscia che rivelava solo ai suoi padri spirituali o in scritti rimasti fino ad ora sconosciuti.

Nel 1979 Madre Teresa ottiene il Nobel per la Pace. Morirà nel 1997 e nel 2003 sarà dichiarata beata.

Alek Jân Ne’mati

Malek Jan Ne’mati nasce nel 1906 in un villaggio del Kurdistan iraniano. Sorella di un filosofo e figlia di un grande mistico, venerato come un santo, riceve fin da piccola un’educazione classica, caso assai raro all’epoca per una donna. Malek Jan non si limita a seguire i loro insegnamenti, ma li trasfonde in gesti quotidiani, tessuti di tolleranza e di coraggio. A 14 anni viene colpita da una malattia che la rende progressivamente cieca: ciò nonostante continua a coltivare il suo amore per la conoscenza e a vivere in modo indipendente, proseguendo in un lavoro di ricerca spirituale, di introspezione e di lotta interiore, per arrivare alla conoscenza di sé e al perfezionamento del suo essere.
Abitata dall’amore, Janie predica instancabilmente la tolleranza e il rispetto dei diritti dell’essere umano; non conosce né frontiere né nazionalità né distinzioni razziali o religiose. La sua casa infatti è aperta a tutti, distribuisce cibo ai bisognosi, accoglie chi accorre da lei per un consiglio, o per discutere un problema spirituale. Aiuta soprattutto le donne, delle quali ha sempre difeso strenuamente i diritti.
Muore a Parigi il 15 luglio 1993. La sua santità è riconosciuta da tutti coloro che l’hanno incontrata. Luogo di pellegrinaggio e di preghiera, il mausoleo per lei concepito, è simbolo di purezza, di semplicità e di universalità.